Filippa Lagerback, in un’intervista rilasciata a Novella 2000, parla senza mezzi termini della televisione italiana definendola maschilista e vecchia. Siccome non si chiama Fiorello, Baudo o Bongiorno (che hanno sostenuto gran parte delle idee della svedese nei giorni e nei mesi passati) e poiché da noi non ha mostrato molto di più del suo fisico da ex modella, è stata facilmente attaccata da giornali e blog.
Prima di valutare i fatti vediamo le frasi, che hanno scatenato l’ira cesaropapista di altri colleghi per i quali, al posto del papa re, siedono di diritto gli dei ultraottantenni del Pantheon mediatico del Belpaese:
In Italia puoi fare solo la valletta, all’inizio. In Svezia le vallette non esistono. O conduci un programma o niente. Le donne svedesi sono super emancipate. Nessuno si permetterebbe di fare commenti sulle tue gambe. Da noi conta solo il cervello. Da Fazio ho imparato tanto. Il mio ruolo è piccolo, ma lo sapevo fin dall’inizio. E il mondo della tv è fatto così. Una lascia, l’altra entra. Comunque gli autori mi preparano sempre qualcosa da dire. E mano male. Altrimenti avrei presentato Marco Tronchetti Provera non come presidente Pirelli o manager, ma solo come il signore Afef.
La co-conduttrice di Che tempo che fa e presentatrice de Il Circo su Raitre (in patria ha anche condotto La Fattoria), aggiunge:
Io preferisco lo stile di Simona Ventura a quello di Raffaella Carrà, che per voi è un mito. Anche se ho capito che in Italia il tran tran televisivo si basa sulla ripetizione. Ci sono sempre le stesse facce, non si dà spazio ai giovani. In Svezia, per esempio, Ballando sul ghiaccio l’hanno affidato a due conduttrici trentenni.
Se non vi ricordate quanti anni hanno i nostri programmi televisivi o quanti ne abbiano i nostri conduttori di punta vi rimando ai post che scrissi qualche mese fa a riguardo. Oggi, invece, vorrei portare due esempi dalla TV Spagnola a supporto della tesi della Lagerback.
Telecinco, cugina della nostra Canale 5, per la versione spagnola di Passaparola dal nome Pasaparabla, non ha avuto bisogno di assumere letterine o ragazze che fanno stacchetti, e, tra l’altro, affida la conduzione del programma, in onda nell’access prime time, ad un giovane ventottenne, Christian Gálvez, che potete vedere in foto.
Il ragazzo si scontra, tra gli altri, con la versione spagnola di Fifty-Fifty (da noi in onda su Canale 5), trasmessa su Cuatro (con il ridicolo montepremi finale di massimo cinquantamila euro, briciole rispetto alle montagne di Euro che regaliamo a vanvera in Italia) e condotta dalla trentasettenne Silvia Jato (che potete vedere qui sotto). Esempi del genere potremmo andare avanti a farli per pagine e pagine e riguarderebbero anche la prima serata.
Siamo certi che Filippa Lagerback dica fesserie? Ci lamentiamo che i programmi televisivi e i conduttori sono sempre gli stessi e che in Italia le reti non rischiano, poi attacchiamo arbitrariamente chi si scaglia contro ad una palese realtà?
Nel corso delle prossime settimane il nostro blog continuerà a confrontare i programmi italiani, con gli stessi format proposti nel resto del mondo. Intanto voi diteci la vostra opinione: la televisione italiana è maschilista e vecchia?
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La Lagerback ha pienamente ragione! Andiamo ancora avanti con la Carrà, con Baudo, Mike Bongiorno e mummie varie, è ora di crescere e portare avanti i giovani. In Spagna i conduttori sono tutti molto giovani ed anche bravi! Diciamoci la verità: I giovani sono il futuro della televisione, ma in Italia si da spazio solo a raccomandati e vecchi cadaveri putrefatti.
Filippa ha pinamente ragione… la tv italiana non da spazio ai giovani. Sempre le stesse facce, le stesse battute , gli stessi programmi. I nostri seppur gloriosi presentatori hanno oramai dato. L’Italia ha bisogno di aria nuova, di nuovi stimoli, che posso essere dati solamente da chi STA CRESCENDO, e non da chi è già arrivato..!!!. Questo è il vero motivo per cui il pase Italia è fermo al palo, non cresce. Accade nella tv la stessa cosa che accade nella nostra politica….. SEMPRE GLI STESSI….!!!!
Maurizio dice:
meno male che c’è la lagerback che ci illumina!! Una che in Svezia starebbe a fare la commessa (con tutto il rispetto per le commesse) Ma andate…
E cosa dovremmo fare per riscattare la nostra brutta nomea di maschilisti? Nominarla direttore generale della rai o di mediaset?
Parliamoci chiaro, il fatto che figure incosistenti cone la filippa imperversino nei mezzi di comunicazione, è chiaro indice del fatto che non c’è affatto maschilismo, semmai femminismo: la nota dottrina secondo la quale bisogna dare spazio alla donna semplicemente perchè donna.
Se ne tornasse in svezia, please.
Teresio…. Leggere queste tue affermazioni…. Mi rendo conto, e dimostrano che Filippa ha ragione.
Tutto il contrario! La TV italiana è vulvacentrica!
Nel 1979, hanno trasmesso “Processo per stupro” – con condanna.
Dopo 30 anni, hanno trasmesso “Processo per testicular abuse” – co condanna?
In TV, hanno portato, in I^ serata, i “California Dream Men”; non han fatto spogliare Paolo Bonolis e Luca Laurenti! Han fatto spogliare dei professionisti!
Dunque non afferro cosa c’entrino, con lo spogliarsi, le soubrettes italiane!
Far spogliare Eva Grimaldi è come far spogliare Paolo Bonolis, Fabrizio Frizzi…
Se han chiamato i “California Dream Men”, perchè non hanno chiamato a spogliarsi le professioniste dell’Hard Business: Traci Topps, Trinity, Lisa Lipps, Chloe Vevrier, Deena Duos…?
In I^ serata, hanno trasmesso “Bandidas” – col bollino giallo! In questo film, gli uomini sono umiliati in tutti i modi!
Allora perchè non fan vedere film con stupri impuniti?
Le bandidas umiliano gli uomini in tutti i modi, E LA FANNO FRANCA!
Questi sono solo due esempi!
E’ vero quanto dice filippa, la tv italiana stenta a dare spazio ai giovani (così comela politica e titti i settori piu importanti della societa) e alle donne ed è una cosa preoccupante per noi italiani che nel 2010 siamo ancora cos’ indietro.. Per quanto riguarda fili ppa però anche io devo fare un appunto: se in SVezia le donen hanno tanto spazio e lavorano come dovrebeb essere normale dappertutto usando il cervello, lei perchè non h trovato spazi in quella televisione ed è invece venuta in Italia a trovarli? Probabilmente perchè agli svedesi le modella non piacciono e lei altro che un lavoro “di immagine” non aveva da offrire…
Pina, fai orecchio da mercante!!?
In realtà, sono veramente TANTI i programmi condotti da donne!!!
E quante donne conducono i TG?
La TV è indietro poichè misandrica!
Vi sembra che i TG dicano le zone cittadine a rischio ballkicking maniacs?
E vi sembra esistano programmi a totale conduzione maschile?
La R.A.I. ha trasmesso “Donne al bivio”; “Uomini al bivio”, MAI!!!
La Tv italiana puo’ essere criticata sotto tanti aspetti, ma sputare nel piatto in cui mangi e senza fare niente mi sembra veramente sfacciato!